Da campione d’Italia a squadra impaurita, brutta, impacciata, fuori dal giro Champions (-10 dal Bologna) e a rischio forfait europeo. Quella del Napoli è un’agonia senza fine: il 2-2 casalingo con il Frosinone lo certifica confermando tutti gli interrogativi su una stagione da dimentica, assurda per certi versi, impossibile da prevedere alla luce del trionfo di maggio, che sembra quasi un secolo fa.
Alla squadra di Calzona non è bastato portarsi due volte in vantaggio, prima con Politano e poi con Osimhen. Non è servito neppure il rigore parato da Meret a Soule nel primo tempo. Una doppietta di Cheddira ha rimesso le cose a posto a un Frosinone che con pieno merito è uscito dal Maradona con un pareggio pesante in ottica salvezza, a 6 giornate dalla fine del campionato.
Per il Napoli il solito rammarico dell’incompiuta. Eppure tutto sembrava destinato a una vittoria agevole quando con un perfetto sinistro a giro Politano, intorno al quarto d’ora del primo tempo, ha mandato avanti gli azzurri. A metà primo tempo, Meret si è opposto alla grande al tiro dal dischetto di Soulé, consentendo al Napoli di rimanere avanti all’intervallo.
Il portiere, però, ha trasformato gli applausi in fischi, quando con un disimpegno errato ha permesso a Cheddira di pareggiare. Il Napoli ha traballato, ma con un guizzo di Osimhen (tenuto in gioco da Valeri, male pure in occasione del gol di Politano). Un lampo nel buio per il nigeriano, comunque sottotono e svogliato. Fatto sta che il Napoli si è riportato in vantaggio, ma è stato nuovamente ripreso dall’ottimo Cheddira, che di testa ha segnato il 2-2 al 28’.
A conti fatti, gli azzurri la partita hanno pure rischiato di perderla: bravo Meret su Seck), mentre nel finale si è fatto espellere Mario Rui, che salterà la prossima gara.