Sandro Tonali è sempre più nel vivo del progetto Milan. Sembrano così lontani i tempi in cui faticava a integrarsi dei meccanismi di Pioli, quando appena ventenne, i rossoneri lo strapparono all’Inter versando nelle casse del Brescia 10 milioni di euro. Milanista fin da bambino, durante la prima stagione all’ombra del Meazza, Tonali ha risentito di qualche battuta a vuoto: nonostante le 37 presenze collezionate tra campionato ed Europa League, furono in tanti a chiedersi se l’investimento estivo valesse davvero il costo del suo cartellino. L’anno di grazia di Tonali è il 2021. Il Milan lo riscatta dal Brescia ritoccando i termini dell’accordo e lui, per favorire la buona riuscita della trattativa, decide di ridursi lo stipendio, proprio mentre Donnarumma e Calhanoglu vanno via a parametro 0. Tonali diventa il beniamino della tifoseria e trova ancora più spazio in prima squadra, complice pure l’assenza di Kessie impegnato in Coppa d’Africa. A dare il là al riscatto del centrocampista di Lodi è stata la modifica apportata da Pioli al suo modo di giocare: da interditore a centrocampo, il tecnico ha avanzato il raggio di azione di Tonali favorendo anche il suo contributo in zona gol: 5 in 45 presenze tra campionato e Champions League nella stagione scorsa. Inevitabile, quindi, la proposta di rinnovo di contratto formulata dal Milan un paio di giorni fa. Maldini e Massara si sono incontrati con l’entourage del calciatore avanzando l’intenzione di prolungare l’accordo con il centrocampista fino al 30 giugno 2027, ritoccandolo verso l’alto anche in segno di “ringraziamento” per l’auto-decurtazione dello stipendio decisa da Tonali poco più di un anno fa. Il leader del centrocampo rossonero è pronto a firmare il suo terzo contratto da quando gioca nel Milan. Il nero su bianco è atteso non oltre metà settembre. Una volta definiti gli ultimi dettagli, la dirigenza rossonera potrà concentrarsi sul rinnovo di Leao, dopo aver blindato un altro titolarissimo di Pioli, il difensore Tomori.