Il Monza, costruito per salvarsi alla sua prima storica stagione in A, arranca in fondo alla classifica e fatica a guadagnare punti. Cosa si fa? Cambio di allenatore? No, prima è opportuno che intervenga lui. Silvio Berlusconi, il presidente impegnato in campagna elettorale ma turbato dalla crisi del gas quanto da quella del gol del suo Monza.
Berlusconi è pronto a scendere in campo. Ancora una volta. In prima persona, per risollevare il suo Monza: “Secondo me deve cambiare il modo di stare in campo. I giocatori che formano la rosa sono bravi, a livello di Serie A e, quindi, credo che adesso me ne dovrò interessare ancora io come ho fatto all’inizio dei campionati di Serie C e di Serie B quando ho dato un’impostazione corretta alla squadra. Vedremo se riusciremo a far ben figurare il Monza in Serie A, come io credo si possa arrivare a fare” ha commentato il presidente dei biancorossi, intervenuto a Rtl 102.5.
Come già ai tempi del Milan, anche con la nuova creatura Berlusconi non lesina consigli tattici ai suoi allenatori. Lo aveva fatto di recente, in occasione della sfida, persa in casa, con l’Udinese. “Avevo indicato cose semplici ma non hanno seguito i miei consigli. Avevo detto al portiere di effettuare lanci lunghi per gli attaccanti, alle punte di stare davanti e ai difensori di marcare a uomo. Quando gli avversari ci aggrediscono, i due attaccanti non devono rientrare ma stare al di là della linea di centrocampo. È nelle nostre regole interne, ma in campo le hanno disattese completamente”.
In tarda mattinata è infatti arrivato il comunicato da parte del club brianzolo, ove ha sollevato dall’incarico Giovanni Stroppa. Non è un caso che Roberto De Zerbi, contattato per sondarne la disponibilità in caso di rovesci futuri, abbia declinato la proposta. Caldissime le piste, invece, che portano a Ranieri e Andreazzoli