Alla voce “flop” del campionato di Serie A, Angel Di Maria entra di diritto dopo sole sette giornate. L’attaccante, oggetto di un tira e molla estivo vinto dalla Juventus a suon di milioni di euro, sta affondando con tutta la barca bianconera. Se si esclude il gol all’esordio contro il Sassuolo, Di Maria ha collezionato assenze per infortunio, prestazioni incolori, sostituzioni affrettate e l’espulsione rimediata a Monza.
Il rosso diretto, sventolato dopo la gomitata allo sterno di Armando Izzo, difensore dei brianzoli, è costata all’argentino due giornate di stop: significa che, al ritorno in campo dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, Di Maria salterà non solo il match interno contro il Bologna, ma soprattutto il difficile confronto col Milan, in programma al Meazza in programma l’8 ottobre.
Una stangata per l’ex Psg, non nuovo a espulsioni: è la sesta in carriera, tra club e nazionale argentina. Il primo cartellino rosso risale a 13 anni fa, quando Di Maria si fece cacciare contro la Bolivia, contribuendo alla debacle albiceleste, all’epoca allenati da Maradona, travolti con un pesantissimo 6-1. Sempre nel 2009, quando militava nel Benfica, Di Maria venne espulso in un 2-2 contro l’Olhanense, anche in questo caso in trasferta. Nel 2013, trasferitosi al Real Madrid, venne allontanato dal campo in un match di Coppa del Re contro il Valencia, quindi i due turni di squalifica rimediati con la maglia del Psg, in un Nizza-Psg del 30 aprile 2017, terminato con la sconfitta per 3-1.
Di Maria ha beccato un rosso anche in Champions League, nel 2021, contro il Manchester City, nel ritorno della semifinale persa dai parigini. In quell’occasione rimediò 3 giornate di squalifica, una in più di quella meritata per l’espulsione rimediata domenica a Monza. La pausa forzata dal campionato consentirà a Di Maria di darsi da fare almeno in Europa, nel doppio confronto contro gli israeliani del Maccabi Haifa: la Juventus è obbligata a vincerli entrambi, magari trascinata dal suo argentino, per non dire addio, anticipatamente, alla competizione.