Il Savoia acquistato da un erede dei Savoia. Molto probabile. Ieri mattina, presso la Basilica della Madonna della Neve, Emanuele Filiberto, principe di Piemonte e di Venezia, nonché volto televisivo, più volte apparso nei programmi di punta della Rai e di Mediaset, in veste di ospite o di concorrente in qualche gioco-tv, ha illustrato il suo progetto per ridare lustro al Savoia, finito ai disonori della cronaca nera negli ultimi tempi.
Il club, che ora milita nel campionato di Eccellenza campana, era finito nel mirino della Camorra: lo scorso 20 ottobre, il GIP di Napoli ha emesso l’ordine di custodia cautelare nei confronti di 4 persone. Sono state accusate di estorsione e associazione a delinquere di tipo mafioso dopo aver costretto la dirigenza del Savoia a pagare un pizzo da 130 mila euro per permettere l’iscrizione al campionato.
Emanuele Filiberto ha preso a cuore le sorti del club, che fu fondato nel 1908 da alcuni personaggi che avevano combattuto per la Casa Reale dei Savoia. Da qui la scelta di chiamare la società con il nome Savoia che, nel 1924, arrivò a un passo dalla vittoria dello Scudetto, perdendo in finale contro il Genoa. Nel corso della sua storia, il Savoia ha disputato 5 campionati di Serie A e 5 di Serie B, l’ultimo nella stagione 1999-2000, che si concluse con la retrocessione in Serie C. Da allora solo dispiaceri e fallimenti. Un declino societario che potrebbe essere interrotto dall’avvento di Emanuele Filiberto di Savoia, possibile nuovo proprietario del club.
Il principe, con la sua holding “Casa Reale”, il cui presidente sarà Marcello Pica, ha in progetto grandi cose per il suo Savoia, che vorrebbe portare in Serie B entro 5-6 anni. Al suo fianco, un pool di imprenditori, avvocati e professionisti del settore. Tutti insieme per riportare il Savoia ai fasti di un tempo.