Marocco fatale per Luis Enrique, sollevato dall’incarico di commissario tecnico della Nazionale spagnola, eliminata dalla selezione nordafricana martedì sera. La sconfitta ai calci di rigore e la conseguente fine della corsa mondiale è costata cara all’ex tecnico di Roma e Barcellona. Ieri la federazione spagnola ha comunicato l’addio: Luis Enrique ha risolto il contratto che comunque era in scadenza a fine dicembre. Nessun rinnovo, che sarebbe stato una formalità se la Spagna avesse vinto il Mondiale o se avesse proseguito la sua avventura almeno fino alle semifinali. Troppo pesante la sconfitta maturata contro il Marocco: al posto di Luis Enrique si accomoderà Luis de la Fuente, già commissario tecnico della Nazionale Under 21 spagnola.
Si chiude dopo 4 anni l’esperienza di Luis Enrique da commissario tecnico delle Furie Rosse. Un’avventura iniziata nel luglio del 2018, interrotta un anno dopo a causa delle gravi condizioni di salute in cui riversava la figlioletta Xana, alle prese con un terribile cancro alle ossa che ne ha causato la morte a soli 9 anni. Lui Enrique tornò in panchina a novembre del 2019, portando la Spagna a giocarsi gli Europei, posticipati nel 2021. La corsa fino alle semifinali e la sconfitta, anche qui ai rigori, contro l’Italia di Roberto Mancini.
La qualificazione ai Mondiali è stata agevole, molto meno il cammino nella fase a gironi, con il pareggio contro la Germania e la sconfitta subita dal Giappone, con la perdita del primo posto che è apparsa come un vantaggio per le Furie Rosse. Invece, contro il Marocco, è maturata l’incredibile debacle che ha causato l’esonero di Luis Enrique. Il bilancio con la Spagna è comunque positivo: 19 vittorie, 12 pareggi e 7 sconfitte.
De La Fuente ha un passato da calciatore nell’Atheltic Bilbao e nel Siviglia. Da 2013 allena le giovanili della Nazionale spagnola, dall’Under 19, all’Under 18, fino all’Under 21, alla cui guida ha vinto un Europeo nel 2019, mentre è arrivato terzo nel 2021.