Calcio

Diritti tv Champions League, fumata nera dalla UEFA

L’UEFA ha respinto tutte le offerte presentate dai broadcaster italiani per l’assegnazione dei diritti della Champions League dal 2024 al 2027. 
Lo dichiara Milano Finanza, secondo cui la corsa per i diritti “andrà ai tempi supplementari”. Nella giornata di ieri sono state presentare le offerte per le prossime tre edizioni della Champions League. In corsa ci sono Rai, Mediaset, Sky, Dazn e l’ousider Amazon.
L’UEFA ha chiesto dai 300 ai 400 milioni di euro per assegnare a uno dei cinque broadcaster le dirette televisive degli incontri della competizione per club più importante d’Europa. Nessuna delle offerte ha ottenuto il gradimento dell’UEFA. Qualcuno di questi proverà a migliorare la propria proposta, ma non si escludono passi indietro.
Il secondo giro di offerte, come spiega Milano Finanza, è in programma domani, giovedì 16 febbraio, il giorno in cui l’UEFA avrebbe dovuto comunicare i risultati dell’aggiudicazione. Slitta, dunque, la fumata bianca, colpa delle richieste giudicate troppo alte dai broadcaster. L’UEFA vorrebbe migliorare gli introiti dell’ultima asta per l’assegnazione dei diritti della Champions League, che fruttò circa 220 milioni di euro.
Arrivare a 400 milioni di euro è, al momento, un’ipotesi troppo distante dalle intenzioni di Sky, Dazn, Rai, Mediaset e Amazon, che potrebbero virare verso altri obiettivi, in primis i diritti della Serie A. Domani se ne saprà di più. L’asta potrebbe essere aggiudicata per una cifra compresa tra i 250 e i 300 milioni di euro.
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