Romelu Lukaku si è ripreso l’Inter. Un gol, su rigore, all’Udinese in campionato; un altro al Porto, nella gara di andata di Champions League. L’attaccante belga, a lungo fuori per infortunio e reduce da un Mondiale sottotono, sta tornando sui livelli di due stagioni fa. Difficile la rimonta sul Napoli in campionato, la concentrazione è piuttosto rivolta alla Champions e alla semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, per puntare al secondo titolo del 2023 dopo il successo in Supercoppa Italiana contro il Milan.
A caricare l’ambiente ci pensa soprattutto Lukaku, che sembra essersi scrollato di dosso le delusioni della prima parte di stagione e le incomprensioni con qualche compagno: non è passata inosservata l’esultanza dell’attaccante, subito dopo il gol contro il Porto. Di corsa, ad abbracciare Nicolò Barella, con cui aveva avuto un alterco durante il match pareggiato contro la Sampdoria.
Come dichiarò Ausilio qualche giorno fa, Lukaku aveva “un debito da saldare” nei confronti dell’Inter e dei suoi tifosi, che l’avevano accolto tiepidamente dopo il suo addio per il Chelsea. “Ho passato mesi complicati per via dell’infortunio, ma sono contento di essere tornato a disposizione e sono felice di aver aiutato la squadra per la vittoria”, ha dichiarato Lukaku al termine della gara di andata contro il Porto.
Sul battibecco con Barella, il belga ha tagliato corto: “Ho sempre detto che lui è il primo giocatore che mi porterei in guerra. Sono contento per il suo assist, in allenamento è il primo a morivarmi”, ha concluso Lukaku.