Juventus-Inter, semifinale di andata di Coppa Italia, ha lasciato strascichi polemici dopo il deludente 1-1 di ieri, rinvigorito soltanto da un finale scoppiettante. Pure troppo. Dopo il pareggio di Lukaku dal dischetto, in pienissimo recupero, complice l’esultanza polemica dell’attaccante belga all’indirizzo della curva bianconera, che per tutto l’incontro ha beccato il giocatore con insulti, anche razzisti, è scoppiato un parapiglia che ha visto coinvolti quasi tutti i calciatori in campo, soprattutto Handanovic e Cuadrado, espulsi assieme a Lukaku nell’infuocato finale.
Il giorno dopo ci si interroga sull’accaduto. Sul motivo che ha spinto l’arbitro Massa a espellere Lukaku per una esultanza più volte adottata dal belga. Ci si interroga anche per i continui comportamenti sbagliati delle tifoserie, non ultima quella juventina, colpevole di aver macchiato un incontro, di certo non indimenticabile, con insulti razzisti probabilmente finiti nel mirino degli ispettori federali.
L’Inter e la Juventus hanno preferito tacere, a prendere parola, però, è stata l’agenzia che cura l’immagine di Lukaku, la Roc Nation Sports International, presieduta da Michale Yormark. Questi ha puntato il dito contro i tifosi juventini presenti all’Allianz Stadium, definendo gli insulti razzisti “spregevoli”. “Non possono essere accettati. Prima, durante e dopo il rigore, Lukaku è stato oggetto di insulti razzisti ostili e disgustosi. Romelu ha esultato allo stesso modo di quanto fatto in precedenza, ma l’arbitro gli ha mostrato il cartellino”.
Yormark è stato un fiume in piena, arrivando a chiedere alla Juventus “delle scuse a Lukaku”. Inoltre, il presidente della Roc ha dichiarato di aspettarsi: “che la Lega condanni immediatamente il comportamento di questo gruppo di tifosi della Juventus”.
A difesa di Lukaku è arrivata anche la nazionale belga, con un tweet sul proprio profilo social: “No al razzismo”. Si attendono ora le decisioni della Procura Federale e del giudice sportivo, in vista del match di ritorno.