La corsa alla panchina del Napoli sembra essere limitata soltanto a due profili: Luis Enrique e Vincenzo Italiano. Da una parte un top manager, con all’attivo esperienze al Barcellona, alla Roma e con la nazionale spagnola. Dall’altra, un allenatore emergente, che ha spinto la Fiorentina alla qualificazione europea dopo anni di astinenza e a due finali, una di Coppa Italia persa con l’Inter, l’altra di Conference League da disputare contro il West Ham.
De Laurentiis stima entrambi, corteggia Italiano, che meriterebbe una panchina da top club dopo aver fatto benissimo in ogni squadra che ha allenato: Trapani, Spezia e ora Fiorentina. Ma il presidente non perde di vista neppure il più quotato Luis Enrique, libero dopo la separazione con la Spagna e nome altisonante per portare avanti il progetto del 4-3-3. Portarlo a Napoli, però, non è semplice, dal momento che la Premier League continua a essere un obiettivo del tecnico spagnolo, che ha rispedito al mittente la proposta del Chelsea, virato poi su Pochettino.
De Laurentiis, comunque, non ha fretta di decidere. Il campionato finirà il 4 giugno, quando Luciano Spalletti dirà definitivamente addio alla panchina azzurra dopo aver vinto uno scudetto che mancava da 33 anni. Non convince, infine, il ritorno di Rafa Benitez, che tornerebbe a Napoli con un ruolo da dirigente, mentre sono possibilità remote gli ingaggi di Antonio Conte, Gasperini e Thiago Motta.