Tengono banco le situazioni, quasi grottesche, di Reggina e Lecco. La Serie B, infatti, è nel caos più totale alla luce anche delle pressioni di Massimo Cellino e Massimiliano Santopadre, rispettivamente Presidenti di Brescia e Perugia.
Il caso granata riguarda dei pagamenti arretrati (circa 3 milioni di euro) che devono essere saldati entro e non oltre il 30 Giugno 2023; ma allo stesso tempo la società del Patron Saladini e di Cardona è stata messa in vendita. Diverso, invece, l’intreccio del Lecco, che dopo la promozione in Serie B conquistata nella finale play-off contro il Foggia di Delio Rossiavrebbe presentato una domanda di iscrizione incompleta: agli atti, infatti, non è stato specificato lo stadio delle partite casalinghe, visto che il Mario Rigamonti-Ceppi non è idoneo ai parametri della Lega Calcio di B. Anche la risposta del prefetto di Padova sull’utilizzo in simbiosi dell’ “Euganeo” sarebbe arrivata fuori tempo.
I tifosi di Reggina e Lecco tremano e sperano, visto che in caso di esclusione (la Covisoc si pronuncerà il 30 giugno) le due società ripartirebbero dalla Serie D. Il motivo? granata e nerazzurri hanno presentato la domanda di iscrizione alla Serie C. Il rischio di ripartire da zero è sempre più concreto, sono ore decisive per il futuro dei due club.