Come ogni anno l’estate del calcio italiano si preannuncia caldissima e non solo per il calciomercato, che appassioni milioni di persone, ma anche per le vicende extra campo. Tra iscrizioni incomplete, possibili ricorsi e controversie varie si prospettano giornate passare tra tribunali e comunicati ufficiali. Il 20 giugno sono scadute le domande di iscrizione nei campionati di B e C, alcuni club aspettano l’esito della Covisoc del 30 giugno per capire meglio quale sarà il proprio futuro. Lecco, Reggina in cadetteria e Siena in Lega Pro aspettano la sentenza per capire poi come muoversi con i propri legali qualora la risposta dovesse essere negativa.
C’è anche chi ha provato a fare la doppia domanda per provare ad avere una riammissione: il Brescia. La squadra di Cellino, però, ha visto respinta la sua possibile iscrizione in Serie B e allo stesso tempo ha fatto ricorso al CONI per sovvertire la decisione della FIGC. La sezione controversie in materia di iscrizioni e riammissioni “ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato, in data 22 giugno 2023, dalla società Brescia Calcio contro la FIGC, la Lega Serie B e nei confronti della Reggina 1914, per l’annullamento del provvedimento sulla domanda di ammissione della prossima Serie B”.
Al momento dunque non vi è possibilità per il Brescia di iscriversi al campionato cadetto, ma dovrà aspettare il 30 giugno per capire quale sarà la sentenza della Covisoc su Lecco e Reggina. Dopodiché potrà studiare i passi successivi che dovranno passare dal TAR in primo grado e al Consiglio di Stato in secondo eventualmente per fare ricorso alla giustizia amministrativa. In ogni caso non ci sarà una B a 21 o 22 squadre come ha confermato Gravina in conferenza.