La giustizia sportiva si diverte a scompaginare i piani della Serie B. Il Collegio di Garanzia del Coni, riunitosi ieri per valutare i ricorsi presentati da Reggina e Siena, escluse rispettivamente dai campionati di B e di Lega Pro e di Perugia e Foggia, contro l’iscrizione in B del Lecco, ha deciso che la Reggina è ufficialmente fuori dal torneo cadetto e che il Lecco non potrà disputare la Serie B, dopo averla conquistata sul campo, accogliendo il ricorso presentato dal Perugia, che ora vede spalancarsi le porte della B, in compagnia del Brescia, che verrebbe riammesso in sostituzione della Reggina. Fuori dal professionismo pure il Siena, per il quale non c’erano speranze di spuntarla al Coni. Ripartirà dalla Serie D assieme alla Reggina e forse al Lecco, che rischia di scivolare a due categorie di distanza da quella ottenuta vincendo i playoff contro il Foggia.
Cosa accadrà ora? Le motivazioni delle sentenze arriveranno il 20 luglio, poi i club non ammessi potranno ricorrere al Tar e successivamente al Consiglio di Stato. se così fosse le cose andrebbero per le lunghe, si arriverebbe a fine agosto con il campionato al via dieci giorni prima. Chiaramente tra tutte le bocciate, è il Lecco a pagare pene più severe. Il club lombardo era stato escluso dalla B dalla Covisoc per l’assenza di uno stadio a norma dove disputare le gare interne stagionali (era stato indicato l’Euganeo di Padova ma fuori tempo massimo) e successivamente reintegrato dalla Corte d’Appello Federale. Ieri la stangata del Coni. Furioso il presidente Paolo Di Nunno, che ha promesso di ricorrere al TAR del Lazio. Non è da escludere neppure una Serie B a 21 squadre, con il Brescia al posto della Reggina e Perugia e Lecco accontentate senza fare torti a nessuno.