Sfogliata la margherita e tornata sull’usato sicuro, l’Inter con Marko Arnautovic ha quasi chiuso la sua campagna estiva di mercato, affidando a Simone Inzaghi un attaccante che conosce già l’ambiente nerazzurro e la Serie A. L’austriaco è arrivato a Milano martedì sera e a 13 anni di distanza dal suo primo approdo nella città della Madonnina, si è ripreso l’Inter, trasferendosi dal Bologna in prestito con diritto ed obbligo di riscatto in base al verificarsi di determinate condizioni.
“Per me è un grande onore giocare ancora per l’Inter. Tredici anni fa, più che giocatore ero un tifoso nerazzurro; ora sono tornato per aiutare la squadra a vincere. Il Marko testa calda che non pensava tanto al calcio non esiste più. Ora sono calmo, cresciuto d’età e di carattere”, ha dichiarato Arnautovic ai microfoni di Inter TV.
E l’Inter, per festeggiare il ritorno di Arnautovic alla Pinetina, non ha pubblicato un semplice comunicato stampa, quanto, invece, una sorta di riepilogo della vita personale e calcistica dell’austriaco: “Quante avventure si possono vivere nell’arco di tredici anni? Quanti luoghi e quanti volti si possono incrociare? La risposta è difficile da scoprire, ma ognuno di essi ha contribuito alla crescita di Marko Arnautović, tornato all’Inter dopo un lungo giro del mondo”, si legge. Ora il club nerazzurro, dopo aver ristrutturato il parco portieri con Sommer e Audero e aver individuato i due sostituti di Lukaku e Dzeko in Thuram e Arnautovic, vorrebbe chiudere il mercato riportando a Milano pure Alexis Sanchez, attualmente svincolato. Ma il ritorno del cileno è strettamente collegato alla cessione di Correa, che dopo l’arrivo dell’ex Bologna e del figlio di Liliam Thuram è sempre più relegato al ruolo di comprimario.