Il Milan fa i conti con gli infortuni: dopo Maignan e Theo Hernandez, entrambi ai box contro il Verona, ma già rientrati in gruppo e abili e arruolabili per il turno infrasettimanale (discorso opposto per Calabria, non ancora al meglio), Pioli deve fare i conti con la defezione di Krunic, che va ad aggiungersi a quella prolungata di Bennacer. Per il tecnico rossonero grattacapi da risolvere in vista di un tour de force che vedrà il Milan scendere in campo 7 volte tra campionato e Champions, nel giro di un mese, con sfide chiave in ottica scudetto contro Napoli e Lazio.
Per Krunic le notizie non sono buone. Il bosniaco è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione al bicipite femorale destro. Le condizioni del muscolo infortunato verranno monitorate nuovamente tra una decina di giorni, ma la sensazione è che lo stop del centrocampista possa essere più lungo del previsto e superare i due mesi.
A questo punto per Pioli non resta che iniziare a pensare a soluzioni immediate, con un grosso punto interrogativo su chi sarà il sostituto di Krunic, ad oggi insostituibile per il tecnico rossonero, sia nel centrocampo a tre che in una mediana a due uomini, come accaduto contro il Verona. Perso Tonali in estate, senza Bennacer, ideale sostituto del bosniaco, Pioli potrebbe optare per Reijnders nel ruolo di Krunic, per Pobega e Musah o puntare sull’oggetto misterioso Adli, che ha caratteristiche diverse. Non è da accantonare neppure un cambio modulo.