Diciotto mesi di squalifica per Sandro Tonali, l’altro protagonista in negativo, assieme a Fagioli, punito per il caso scommesse. Una condanna più pesante di quella sanzionata al centrocampista della Juventus. Un anno e mezzo di stop per Tonali, che ha scelto di patteggiare, ammettendo di avere un problema col gioco e di aver puntato anche sulla sua ex squadra, il Milan. Per dieci mesi non potrà scendere in campo, per i restanti 8 mesi, il centrocampista, ora al Newcastle, sconterà delle pene alternative, sottoforma di incontri (almeno 16) organizzati dalla FIGC con i giovani calciatori dilettanti, per spiegare loro i rischi legati alle scommesse. Soltanto a fine agosto Tonali potrà tornare a giocare, in tempo per riprendere con la nuova stagione sportiva, ma fuori tempo massimo per partecipare agli Europei nel caso in cui l’Italia dovesse qualificarsi.
Spetta alla Procura generale dello Sport presso il Coni approvare l’accordo raggiunto tra il calciatore e il procuratore federale Chinè. Quindi la decisione verrà comunicata all’Uefa in modo tale che la sanzione venga approvata anche dalla federazione inglese.
Questo il comunicato redatto dalla FIGC: “La Procura Federale ha raggiunto un accordo (ex art. 126 CGS) con il calciatore Sandro Tonali, a seguito del quale lo stesso verrà sanzionato con una squalifica di 18 mesi, 8 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 20.000 euro, per la violazione dell`art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA. Riguardo le prescrizioni alternative – continua il comunicato – Tonali dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 8 mesi e ad un ciclo di almeno 16 incontri pubblici, da svolgersi in Italia, nell`arco di 8 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d`azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC. La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dellaccordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva”.