Segna poco, ma subisce ancora meno. La Juventus del minimo indispensabile firmato Max Allegri è la vera antagonista dell’Inter per la lotta allo scudetto. I bianconeri ospiteranno i rivali alla ripresa del campionato, in un’Allianz Arena che potrebbe assistere al clamoroso sorpasso in vetta, considerati i soli 2 punti che separano la capolista guidata da Simone Inzaghi dalla Juventus.
Ma la penuria di reti segnate, addirittura 10 in meno dell’Inter, se al momento non sembra preoccupare Allegri, per il futuro potrebbe provocare qualche apprensione al tecnico livornese, soprattutto se le soluzioni alternative (Locatelli, Cambiaso, Miretti, Bremer, Rugani, a segno nelle ultime partite) dovessero non coprire le falle lasciate dagli attaccanti, quelli veri.
Allegri ha trovato la massima disponibilità, in termini realizzativi, da parte dei protagonisti a sorpresa, ma si attende di più da Vlahovic e Chiesa, a corto di gol da oltre due mesi. C’è chi ha fatto addirittura peggio come Kean, ancora senza gioie personali, mentre Milik, frenato da qualche acciacco di troppo, è fermo al guizzo contro Lecce e Torino.
Intanto il mercato si avvicina e potrebbe venire incontro alla Juventus, che non ha perso le speranze di prendere Domenico Berardi, vecchio pallino della dirigenza bianconera, con un passato poco fortunato a Torino. La richiesta del Sassuolo, però, è fuori portata per le casse bianconere: 30 milioni di euro, potenzialmente trattabili, magari con l’inserimento di una o più contropartite tecniche.
Difficile che l’esterno offensivo della nazionale possa cambiare maglia già a gennaio, più probabile un intervento in mediana, dove le defezioni di Pogba e Fagioli hanno accorciato sensibilmente la coperta. Piace Kelvin Phillips del Manchester City. Il 28enne è ai margini del progetto Guardiola e il suo cartellino costa molto meno di quello di Berardi.