Quanto è diventato difficile allenare in Serie B. Non chiedetelo ai 9 allenatori esonerati dopo le prime 13 giornate di campionato. Quasi il 50% delle squadre ha cambiato guida tecnica, al ritmo di quasi un esonero a giornata.
L’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Massimiliano Alvini, licenziato dallo Spezia terzultimo in classifica e sostituito con l’ex Pisa, Luca D’Angelo. Solo qualche ora prima salutare e andare via era toccato a William Viali, silurato dall’Ascoli, che si è affidato all’esperto Castori e a Daniele Gastaldello, che Cellino aveva voluto alla guida del suo Brescia, salvo cacciarlo per la crisi di risultati che ha attanagliato le rondinelle (5 stop di fila). Al suo posto è arrivato Rolando Maran.
La mattanza di allenatori non ha risparmiato uno che di subentri in corsa ne ha collezionati a iosa: Daniele Ballardini non è riuscito a resistere sulla panchina della Cremonese, dopo essere stato confermato nonostante la retrocessione dalla Serie A. Il suo posto l’ha preso Stroppa, che ha portato i grigiorossi ai margini della promozione diretta. Via pure Moreno Longo a Como, per l’esonero più discusso: i lariani sono sesti in classifica, ma questo non è bastato alla dirigenza, che ha sostituito l’ex centrocampista del Toro con Cesc Fabregas, già alla guida dell’Under 19 e socio del club.