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Calcioscommesse, coinvolto anche il Benevento

Mentre Alessandro Florenzi veniva ascoltato dalla Procura federale e ribadiva di non aver mai scommesso un euro su partite di calcio, l’inchiesta sulle scommesse si è allargata a macchia d’olio coinvolgendo altri quattro calciatori, di Serie B e Serie C, e il Benevento, club retrocesso l’anno scorso dalla Serie B alla Lega Pro.

I calciatori Christian Pastina, attualmente in forza nel club campano e i suoi ex compagni di squadra Massimo Coda (ora alla Cremonese), Gaetano Letizia (in prestito alla Feralpisalò) e Francesco Forte (di proprietà del Cosenza) sono finiti nel registro degli indagati in seguito alle perquisizioni effettuate dai militari della Guardia di Finanza nelle abitazioni dei quattro, ai quali è contestata la violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989, ovvero l’esercizio abusivo di attività di luogo o di scommessa.

I fatti contestati risalirebbero alla scorsa stagione, che ha visto il Benevento retrocedere dopo un deludente campionato di Serie B. Nell’indagine sarebbero coinvolte altre due persone. Sequestrati i dispositivi digitali dei calciatori, Pastina ha negato qualsiasi coinvolgimento, confidando in un primo momento di aver aperto un conto su una delle piattaforme clandestine, ma di averlo mai utilizzato in modo diretto.

A far partire l’indagine è stata la Procura di Benevento, il club – parte lesa nella vicenda – ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione, ma ha subito allertato il procuratore federale Chiné, che nei prossimi giorni potrebbe ascoltare i 4 calciatori coinvolti, che, se confermate le accuse, rischierebbero una squalifica dagli 8 ai 12 mesi, come è già avvenuto per Fagioli e Tonali.

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