L’Inter rallenta sull’ultimo ostacolo dell’anno e perde a Genova due punti, che potrebbero risultare pesanti in ottica scudetto, se stasera la Juventus dovesse battere la Roma. Per i nerazzurri la più classica delle bucce di banana: uno svarione di Sommer, sul colpo di testa di Dragusin, è costato la vittoria.
Per il Genoa di Gilardino un altro risultato eccellente, dopo aver fermato la Juventus con lo stesso risultato, sempre al Ferraris. L’Inter, priva di Martinez infortunato, ha patito a centrocampo, imbrigliata nella manovra dagli uomini in maglia rossoblù. Dopo la sospensione per un fitto lancio di fumogeni lanciato dai tifosi genoani, che ha costretto l’arbitro a interrompere il gioco per 8 minuti, le due squadre hanno iniziato a carburare.
Prima Thuram, di testa, si è fatto fermare dall’altro Martinez, il portiere del Genoa. Sul fronte opposto il tiro di Ekuban deviato da Acerbi è sfilato accanto al palo della porta di Sommer, facendo venire qualche brivido all’Inter, avanti al 42’, quando un tiro di Barella respinto da Martinez, è finito contro il palo e poi dalle parti di Arnautovic, che non ha potuto fare altro che infilare il pallone in porta.
Il Genoa ha contestato un presunto fallo di Bisseck su Strootman, non sanzionato dall’arbitro. Ma nel lungo recupero del primo tempo, sugli sviluppi di un corner, Dragusin ha preso il tempo a Carlos Augusto e Acerbi e di testa ha sorpreso l’incerto Sommer, alla prima e vera topica della sua esperienza in nerazzurro. Nella ripresa non c’è stata reazione dell’Inter, Martinez ha rintuzzato i tentativi di Arnautovic e Acerbi e il Genoa, pericoloso ancora con Dragusin e poi con Vasquez, ha portato via un punto pesantissimo per la sua classifica.