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Nba, Lebron rinnova con i Lakers e aspetta il figlio Bronny

Il giocatore più pagato di sempre: facile quando ti chiami LeBron James, ancor più quando sei nella lega ininterrottamente da 19 stagioni, con altre due annate pronte ad essere tramandate ai posteri e un ulteriore anno per confezionare l’ennesimo record, forse il più incredibile di tutti: condividere lo spogliatoio con il figlio Bronny, che nel 2024 sarà eleggibile per il Draft.

Padre e figlio nella stessa squadra contemporaneamente non s’erano mai visti in NBA, e i James potrebbero far cadere anche questo primato. Prima di quella data, però, LeBron conta di mettere al dito almeno uno, se non un altro paio di anelli: la scelta di rinnovare con i Los Angeles Lakers è figlia anche della convinzione di poter competere ancora per il titolo con la franchigia californiana, che nell’ultima annata ha fatto flop mancando persino l’accesso al play-in (una sorta di esame di riparazione per andare ai play-off) e che adesso dovrà necessariamente mettergli attorno un roster all’altezza delle sue ambizioni. Cosa non facile, pensando al fatto che tra un mese e mezzo appena sarà già tempo di allacciare le scarpe e partire per il training camp.

IL FUTURO È ADESSO: I LAKERS ALLA PROVA DEL MERCATO

LeBron, come detto, diventa ufficialmente il giocatore che ha guadagnato più soldi durante la sua carriera da atleta, senza contare introiti pubblicitari ed altre entrate extra. Il rinnovo per i prossimi due anni prevede 97 milioni di dollari garantiti, che potrebbero lievitare a 111 con l’aumento del salary cap. In totale fanno 532 milioni dal 2003 in poi, anno in cui approdò nella lega come prima scelta al Draft, selezionata dai Cleveland Cavaliers.

I Lakers così facendo hanno scongiurato il pericolo di perderlo a zero la prossima estate, ma rischiano ora di presentarsi sul mercato per rinforzare in fretta la squadra dovendo svalutare alcuni asset e soprattutto ipotecando il proprio futuro a lunga scadenza, poiché le due scelte al primo turno del 2027 e del 2029 fanno gola a qualsivoglia acquirente. Quelle due scelte sono vitali per ricostruire la squadra quando James saluterà la compagnia a metà del decennio, e privarsene ora potrebbe arrecare danni enormi sul lungo periodo.

Nell’immediato i Lakers proveranno a scambiare Russell Westbrook (fuori dal progetto tecnico e dalle grazie di James e Davis) per cercare di arrivare a Kyrie Irving, anche se con i Nets la trattativa è tutta in salita. Più facile forse arrivare a Myles Turner e Buddy Hield, di stanza ai Pacers, ma Indiana non vorrebbe accollarsi i 47 milioni di dollari di Westbrook. Che alla fine potrebbe restare un altro anno e poi andarsene da free agent, lasciando così spazio di manovra ai Lakers per un ultimo ballo nel 2023-24. Quando LeBron avrà 39 anni, ma un conto in banca stellare.

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