Cosa hanno in comune il calcio e la pallacanestro? Quasi nulla, a parte la rete, che nel gioco del pallone è molto più grande rispetto al canestro da basket. E. poi, Rodrigo Palacio. L’ex attaccante di Inter, Bologna e della Nazionale argentina ha disputato l’ultima stagione da calciatore tra le fila del Brescia, in Serie B, mettendo assieme 6 gol in 32 presenze. A 40 anni, rimasto svincolato, è stato accostato all’Imperia, che milita nel campionato di Serie D, ma non ha ancora trovato squadra. In realtà in Serie D, Palacio ci sta comunque giocando. Ha soltanto cambiato sport. L’altra sera, con la canotta del Garegnano ha esordito nel campionato dilettantistico di basket mettendo a referto la bellezza di 14 punti contro il Basket Trezzano. L’argentino dall’inconfondibile treccina ancora saldamente ancorata in testa, nonostante abbia perso tutta la chioma che aveva un tempo, si è scatenato con la palla a spicchi tra le mani, dopo aver fatto impazzire le difese avversarie col pallone tra i piedi. La foto di Palacio sul parquet del roster lombardo ha fatto il giro del web, incontrando pareri positivi e complimenti da parte degli amanti delle minors, ovvero dei campionati di basket dalla Serie C a scendere. L’argentino si è ripetuto ieri contro il Malaspina Sport Team, divertendosi come un bambino che per la prima volta incontra il suo idolo di sempre. Palacio di basket ne è sempre stato appassionato. D’altronde è nato a Bahia Blanca, la stessa città di Manu Ginobili, un “dio” per gli argentini: ha vinto 4 titoli NBA con i San Antonio Spurs, oltre a una medaglia d’oro alle Olimpiadi con la canotta albiceleste e uno Scudetto e un’Eurolega, l’ultima vinta da un’italiana, con la Virtus Bologna. Tra l’altro nei ritiri col Bologna, Palacio era solito giocare a pallacanestro, mettendo in mostra un’ottima tecnica di palleggio e un buonissimo tiro a canestro. In attesa di capire se lascerà per sempre il calcio giocato, “El Treza” si diverte giocando a basket, facendo le fortune del Garegnano.