L’ATTESA PER GIRO DI LOMBARDIA E RECORD DELL’ORA DI GANNA
Per un sabato così varrebbe la pena sacrificare tutto: vacanze, riposo, gite fuori porta, pranzi o aperitivi con gli amici, uscite con compagne o figli al seguito. Perché un sabato così difficilmente capiterà di nuovo nel variegato universo del ciclismo, dove nell’arco di poche ore rischia di scrivere in un senso o nell’altro la storia recente del pedale. Che il Giro di Lombardia, edizione 116, sarebbe andato in scena l’8 ottobre era cosa nota da mesi. Che Filippo Ganna avrebbe scelto proprio questa data per dare l’assalto al record dell’ora è storia più recente, ma tale comunque da generare un interesse e un hype come da decenni non si ricordava. Top Ganna è tra i corridori più veloci al mondo, e poco importa se a cronometro ha ceduto lo scettro all’ultimo mondiale dopo due anni di dominio: la sua annata è stata tribolata, ma ottobre potrebbe portargli in dote tante buone nuove. Intanto il record dell’ora, obiettivo che un po’ tutto il mondo del ciclismo gli chiede di centrare da anni: a Grenchen, sul velodromo al coperto che per l’occasione sarà senza pubblico (la presenza sugli spalti di tanti tifosi avrebbe finito per fare attrito, e quindi pregiudicare la prestazione su pista), Ganna deve cercare di fare meglio dei 55,548 chilometri percorsi sullo stesso impianto da Dan Bigham lo scorso 19 agosto. “Mi basterà un metro in più, non chiedo altro”, ha confessato il piemontese alla vigilia del tentativo. Bigham è un pistard ma anche un ingegnere a libro paga del team Ineos Granadiers, lo stesso di Ganna: aiuta i corridori a lavorare sull’aerodinamica e sui dettagli che possono fare la differenza, e Pippo potrebbe avvalersene. Sa bene che sarà un’ora interminabile, dove la fatica presenterà il conto, ma vuol rinverdire i fasti di una tradizione italiana che si perde nella notte dei tempi: Olmo (1935), Coppi (1942), Baldini (156) e Moser (1984) sono i grandi precursori di una tradizione tornata in auge dopo un periodo di declino, tra regole e polemiche.
DA BERGAMO A COMO L’ULTIMA RECITA DI NIBALI, VALVERDE E GILBERT
Prima di Ganna (che corre alle 20), Il Lombardia: è il giorno dell’addio di Nibali, Valverde e Gilbert, tre campioni che hanno scritto pagine di storia negli ultimi 20 anni. Per il ciclismo si chiude un’era, ma il ciclismo ritrova un duello che ha infiammato l’estate, specie quella del Tour: per la prima volta dopo due mesi e mezzo si ritrovano nella stessa gara Tadej Pogacar (vincitore 2021 e grande favorito per il bis) e Jonas Vingegaard, che in Croazia nella gara di rientro è andato fortissimo in salita. Civiglio (ai -17) e San Fermo della Battaglia (ai -5) saranno i giudici della classica delle foglie morte: occhio a Mas, Higuita, Martinez e Alaphilippe, e pure a Mohoric, che ha vinto la Sanremo e vorrebbe chiudere a Como un 2022 da sogno.