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Motogp, Marquez torna ad Aragon

Dal videogioco alla pista è un attimo. Almeno così sembrerebbe guardando Marc Marquez svestire i panni del giocatore seriale di PlayStation per tornare a indossare quelli a lui più consoni del pilota, pronto a tornare in sella alla sua Honda nel Gran Premio di Aragon in programma nel fine settimana. Non sono trascorsi ancora 4 mesi dall’ennesima operazione al braccio destro, con l’omero che continua a rivelarsi per lui alla stregua di un vero e proprio tallone d’Achille, ma il talento di Cervera non ne poteva più di starsene in anticamera e vedere gli altri darsene di santa ragione in pista. I buoni risultati sia fisici che cronometrici ottenuti nella due giorni di test a Misano hanno convinto HRC a riconsegnare una sella a Marquez, senza il quale peraltro il team ufficiale Honda ha visto sprofondare il proprio rating all’interno del gruppo. Una notizia che ha fatto felici dapprima gli organizzatori della tappa spagnola, consapevoli che il ritorno dell’idolo di casa potrà pagare dividendi al botteghino, ma anche la stessa Dorna, consapevole dell’importanza mediatica che uno come MM93 riveste in un momento segnato da forti cambiamenti generazionali all’interno del motomondiale.
Il video suggestivo col quale il campione iberico ha annunciato l’ennesimo ritorno alle gare ha emozionato per la carica di pathos che si è portato appresso. Perché è indubbio che senza Marquez la MotoGP è più povera, al netto di una competizione che negli ultimi mesi ha visto Ducati e Yamaha darsene di santa ragione. E chissà che proprio il pluricampione del mondo non possa diventare a sua volta una sorta di arbitro aggiunto nella lotta al titolo tra Quartararo e Bagnaia: l’italiano, reduce da 4 vittorie di fila, ha ridotto a 30 punti il ritardo dal francese, ma su alcune piste (specie quelle asiatiche di Suzuka e Philips Island) la classe di Marquez potrebbe ovviare anche ai problemi correnti del Team Repsol Honda, e magari finire per mettere le ruote davanti all’incostante Yamaha degli ultimi tempi. Un allenato per Bagnaia, insomma, anche se la priorità per Marc sarà rappresentata dalla necessità di ritrovare il giusto feeling con la moto e una condizione fisica tale da abituarlo gradualmente a combattere per trequarti d’ora a domenica, naturalmente con l’occhio già rivolto al mondiale 2023. Il calvario di Marquez è cominciato a inizio 2020, quando la caduta nella tappa inaugurale a Jerez (la prima post Covid) ha dato il là a una lunga sequenza di infortuni che l’hanno visto finire per ben 4 volte sotto i ferri nell’arco di meno di due anni. In mezzo, per non farsi mancare nulla, anche i problemi di diplopia. Ora però il peggio pare alle spalle. E Marc è pronto a tornare a dettare legge come nel decennio passato.
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