L’epilogo del Tour de France 2024 ha visto Tadej Pogacar offrire un’eccezionale dimostrazione di forza, dominando la cronometro da Monaco a Nizza e conquistando il suo terzo titolo al Tour. La sua prestazione superlativa ha consolidato il suo ruolo di leader incontrastato nel mondo del ciclismo. In una giornata ricca di emozioni, Pogacar ha regalato agli spettatori un finale indimenticabile.
Percorrendo 33,7 chilometri con una precisione e una potenza ineguagliabili, Pogacar ha distanziato gli avversari fin dai primi chilometri. Dopo soli 11,7 chilometri, aveva già accumulato 7 secondi di vantaggio su Jonas Vingegaard, il suo principale rivale. Il distacco è poi cresciuto: 24 secondi al secondo intermedio (17,1 km) e 1 minuto e 7 secondi dopo 28 chilometri. All’arrivo, Pogacar aveva un margine di 1 minuto e 3 secondi su Vingegaard e 1 minuto e 14 secondi su Remco Evenepoel, il giovane belga visibilmente deluso, che è scoppiato in lacrime al traguardo.
La discesa dal Col d’Eze ha messo in mostra la capacità di Pogacar di prendere rischi calcolati, mostrando una maestria tecnica degna dei più grandi campioni. La sua strategia aggressiva e la velocità mantenuta anche nei tratti più tecnici hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso.
La classifica generale riflette chiaramente il dominio di Pogacar. Ha concluso il Tour con un vantaggio di 6 minuti e 17 secondi su Vingegaard e di 9 minuti e 18 secondi su Evenepoel. Questa vittoria non è solo il frutto di una singola performance straordinaria, ma anche di una costanza e preparazione impeccabili durante le tre settimane di gara.
Un plauso speciale va anche a Matteo Jorgenson, che ha sognato di vincere la tappa finale, terminando quarto a 2 minuti e 8 secondi da Pogacar. Nonostante la sua eccellente prova, non è riuscito a tenere il ritmo dei giganti del ciclismo.
La cronometro finale ha segnato anche l’ultima partecipazione di Mark Cavendish al Tour de France. Il velocista britannico, accolto al traguardo dalla sua famiglia e omaggiato dall’organizzazione con un sentito “Grazie leggenda” sui social, ha salutato il pubblico e il mondo del ciclismo professionistico. Cavendish lascia un’eredità che continuerà a ispirare le future generazioni di ciclisti, dopo aver scritto pagine indimenticabili nella storia del Tour.