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Vagnozzi e il rapporto con Sinner: il retroscena su un gesto a Shangai

MELBOURNE, AUSTRALIA - JANUARY 28: Simone Vagnozzi and Darren Cahill, coach of Jannik Sinner look on during the Men's Singles Final match between Jannik Sinner of Italy and Daniil Medvedev during the 2024 Australian Open at Melbourne Park on January 28, 2024 in Melbourne, Australia. (Photo by Graham Denholm/Getty Images)

Simone Vagnozzi e Elisabetta Cocciaretto hanno vinto il premio Marche. Il coach è intervenuto in collegamento video da Dubai dove, con Sinner, sta preparando la nuova stagione: “È stata una stagione pazzesca, con tante vittorie che nessuno si aspettava, una stagione superlativa. Adesso ci stiamo preparando per cercare di fare ancora meglio. Lui è un fenomeno, si applica, è educato, empatico, resiliente, ci mette impegno tutti i giorni e ovviamente i risultati lo aiutano in questo”.

Vagnozzi: “Mai litigato con Sinner, al massimo…”

Come riportato da Il Resto del Carlino, Vagnozzi ha aggiunto e concluso: “È stato un lungo percorso, per cui non si può parlare di un singolo episodio che ha determinato la svolta nella carriera di Sinner. Forse potrei dire nel 2023 a Pechino la vittoria ai Cina Open contro Medvedev o agli inizi del 2024 con il primo slam l’Australian Open che ci ha dato la spinta giusta. Se io e Sinner abbiamo mai litigato? È una bella domanda ma non parlerei di litigio. Semmai c’è stata qualche discussione, qualche confronto. Ultimamente in campo a Shangai l’ho dovuto riprendere per un suo gesto di insofferenza. Però ogni giorno è diverso quando si gioca, per cui ci sta sfogarsi, ma Sinner ha un comportamento esemplare in ogni situazione”.

Vangozzi, elogio alle Marche

Le Marche sono sempre nel cuore di Vagnozzi: “È un posto stupendo, tranquillo, dove si vive bene, la gente è ospitale e penso che dobbiamo continuare a fare bene quello che stiamo già facendo. Con cosa sostituirei palline e racchetta da tennis? Per le palline da gioco direi le olive all’ascolana, mentre per la racchetta direi che un buon ciauscolo possa andar bene come racchetta da tennis”.

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