Un anno fa, domenica 12 settembre 2021, l’Italia del volley affrontata e demoliva la modesta Lettonia nell’ottavo di finale del campionato europeo. Una squadra sperimentale e tutta da testare sul lungo periodo, plasmata in fretta e furia da Fefè De Giorgi che con due sole amichevoli per rassegna continentale (entrambe a Mantova contro il Belgio) si era deciso a dar spazio a gente che non aveva messo piede neppure nella Superlega nazionale. Per molti un azzardo, per altri una scelta quasi obbligata dopo il flop olimpico che aveva certificato la netta involuzione di un movimento fortissimo a livello giovanile, ma incapace di raccogliere nel mondo dei grandi. Una settimana dopo quella stessa nazionale sarebbe salita sul gradino più alto d’Europa battendo tutte in fila Germania, Serbia e Slovenia, e sorprendendo per la capacità di assimilare in fretta i nuovi dettami impartiti dal tecnico pugliese. Meno di un anno dopo, a voler rimarcare ancora di più lo stupore di quelle giornate che già sembravano magiche, a rendere tutto più bello c’ha pensato l’incredibile cavalcata di quella stessa nazionale nella rassegna iridata, col mondiale tornato a colorarsi di azzurro a distanza di 24 anni dall’ultima volta. Non un fatto casuale: il trionfo continentale del 2021 non era stato un episodio isolato, perché altrimenti questa stessa nazionale sarebbe stata spazzata via senza troppo fronzoli al cospetto di squadre come Francia (campione olimpica in carica) e Polonia, campione mondiale in carica, nonché padrona di casa.
Con un anno in più sulle spalle, Giannelli e compagni hanno dato se possibile una dimostrazione di forza ancora superiore. E nonostante quella italiana fosse la selezione più giovane dell’intero torneo, la sensazione di aver fatto il bello e il cattivo tempo ha pervaso tutta la cavalcata verso l’oro. L’appassionante duello con la Francia e la rimonta nella finalissima contro la Polonia hanno mostrato al mondo una squadra padrona del proprio destino e destinata probabilmente ad aprire un ciclo di vittorie che sulla carta potrebbe rinverdire i fasti degli anni ’90. O perché no, magari fare ancora meglio di allora, quindi puntando a quel bersaglio grosso che da decenni ormai è il cruccio di ogni spedizione olimpica italiana. Perché che il volley azzurro non abbia mai vinto l’oro a un’olimpiade rimane un mistero, qualcosa di più simile a una maledizione a cui mai s’è posto rimedio. Vedendo la nazionale di De Giorgi, però, viene spontaneo pensare che tra due anni a Parigi i frutti saranno maturi e pronti per poter essere colti direttamente dalla pianta. Con gli europei casalinghi 2023 come ulteriore trampolino di lancio. Right here, right now.