Sarà una storia a lieto fine? È presto per dirlo, ma vedere Sebastian Haller riprendere gli allenamenti fa bene al cuore. Lo scorso 18 luglio, il 28enne attaccante ivoriano del Borussia Dortmund ha rivelato pubblicamente di avere un tumore ai testicoli, scoperto in seguito a un malessere accusato durante un allenamento. Dodici giorni dopo, il 30 luglio, attraverso i canali ufficiali, il club tedesco ha confermato la diagnosi, annunciando che dagli esami istologici era emersa la natura maligna del tumore. In parole povere: operazione, ciclo di chemioterapia e lunga assenza dai campi. L’ ottimismo al Borussia e allo stesso Haller non è mai mancato: “Auguriamo a lui e alla sua famiglia tanta forza. I nostri pensieri sono con lui in questo momento difficile”, disse Sebastian Kehl, ex calciatore e attuale direttore sportivo del Dortmund. Haller, che è stato operato il 21 luglio (l’intervento è perfettamente riuscito) ha ripreso ad allenarsi, con l’obiettivo di tornare a giocare il prima possibile, chiudendo in fretta questa parentesi negativa, fatta di paura e sofferenza. Ci vorrà un po’ di tempo, ma i primi segnali lasciano ben sperare. L’ attaccante, che il Borussia ha prelevato dall’Ajax in questa sessione di mercato per sostituire Haaland, finito al Manchester City, sta sottoponendosi a un ciclo di chemioterapia: familiari, tifosi e tutti gli appassionati di calcio, in più di un’occasione, gli hanno mostrato affetto e vicinanza con messaggi sui social e abbracci virtuali. Affetto e vicinanza che lo stesso Haller ha restituito, in un video-messaggio, ai suoi compagni di squadra, nel giorno della presentazione ufficiale del Borussia. “Come sapete non posso essere presente oggi, ma apprezzo molto il vostro sostegno e non vedo l’ora di giocare davanti al muro giallo. Mi auguro che la stagione possa cominciare al meglio, vi seguirò”. Nella palestra di casa, Haller, ha iniziato ad abbozzare il programma di recupero. La sua storia ricorda quella di Francesco Acerbi, difensore della Lazio che, ai tempi in cui militava nel Sassuolo, scoprì di avere lo stesso male di Haller. È guarito, ha ripreso a giocare e vinto l’Europeo con l’Italia: un esempio che fa ben sperare.