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L’Arabia, sirena incantatrice

Nelle ultime finestre di mercato a dominare è stato soprattutto il campionato arabo, per la grande quantità di talenti che, dalle squadre europee, si sono trasferiti in Arabia Saudita.
Abbiamo così assistito a un cambiamento epocale: mentre fino a pochi anni fa era l’America la destinazione prescelta dai calciatori (e ancora ora molti si trasferiscono in MLS, come Messi, Insigne e Bernardeschi…), poi sostituita dalla Cina, oggi è la Saudi Pro League ad attirare sempre più giocatori, non solo quelli che stanno per concludere la carriera, ma anche i giovani più promettenti, che, allettati dalle alte cifre di ingaggio nel campionato arabo, rinunciano alle proposte dei club europei.
L’apripista è stato Cristiano Ronaldo, che, a gennaio 2023, ha scelto di concludere la sua straordinaria carriera giocando proprio in Arabia, dopo aver vinto tutto in Europa; dopo di lui, hanno scelto la Saudi Pro League alcuni tra i suoi attuali compagni di squadra, come Fofana, Laporte, Brozovic, Mané, Telles e Otavio; hanno, invece, deciso di far parte dell’Al-Ahli Kessié, Mendy, Ibanez, Demiral, Mahrez, Firmino, Saint-Maximin e Veiga: in particolare ha colpito molto la scelta di quest’ultimo, sia per la sua giovane età (classe 2002), sia per il suo rifiuto delle offerte di squadre europee, una tra tutte il Napoli.
All’Al-Hilal si sono, poi, trasferiti Neymar, Bounou, Koulibaly, Milinkovic-Savic, Mitrovic, Malcom e Neves; all’Al-Ittihad sono arrivati Jota, Fabinho, Benzema, Kanté, Luiz Felipe; all’Al-Ettifaq Henderson, Gray, Dembélé e Wijnaldum; all’Al-Shabab Diallo e Carrasco e infine all’Al-Taawoun Barrow.

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