Prova del nove superata per il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che battendo l’Atletico Madrid nell’ultimo turno di Liga, ha collezionato il nono successo stagionale, in altrettanti incontri disputati tra campionato e coppe. Nessuno come Ancelotti, imbattibile e sempre vincente: Rodrygo e Valverde, con due prodezze nel primo tempo, hanno schiantato i Colchoneros in un Wanda Metropolitano traboccante di passione, congelato già nei primi 45 minuti di gioco, riscaldato dal guizzo di Hermoso a 7’ dal 90’. Poi il difensore, che era subentrato nella ripresa, s’è fatto espellere nel recupero, lanciando il Real verso la vittoria. Alle spalle dei Blancos resiste il Barcellona, al terzo posto c’è la rivelazione Betis, dal ruolino di marcia quasi simile al Real Madrid (5 vittorie e una sconfitta), in una Liga fino a questo momento molto equilibrata: ma fino a quando le avversarie resisteranno alla forza degli uomini di Re Carlo Ancelotti?
Diciassette gol segnati, la media di quasi tre reti a partita, e 6 subiti (il Barcellona ha fatto meglio, 18 gol all’attivo e solo una al passivo, ma è indietro di due lunghezze). In Champions League le due vittorie ottenute contro Celtic e Lipsia, senza subire neppure un gol, consentono ai Blancos di comandare il girone. In bacheca c’è già il primo trofeo stagionale, la Supercoppa Europea vinta in maniera netta e perentoria contro i tedeschi del Francoforte, vincitori dell’Europa League. Il Real trova ispirazione e giovamento dalla verve dei più giovani: se non segna Vinicius ci pensa Rodrygo, ma la scena se l’è presa pure il 22enne Tchouaméni, centrocampista della Nazionale francese, di origini nigeriani e camerunesi, che i Blancos hanno prelevato quest’estate dal Monaco: suo l’assist per il gol dell’1-0 di Rodrygo. Dopo il raddoppio di Valverde, nella ripresa Ancelotti ha puntato forte sul contropiede, costringendo l’Atletico a scoprirsi per provare a recuperare lo svantaggio. Obiettivo riuscito soltanto in parte.
Al ritorno in campo dopo la sosta per le Nazionali, il Real ospiterà l’Osasuna al Bernabeu per centrale la decima vittoria stagionale e regalare un’altra serata di gloria al suo condottiero, Ancelotti.