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Adriano e l’alcolismo: “Bevevo così tanto che…”

MILAN, ITALY - APRIL 20: Legend Adriano Leite Ribeiro smiles at FC Internazionale headquarters on April 20, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Pistoia - Inter/Inter via Getty Images)

Adriano ha presentato la sua biografia. L’ex attaccante brasiliano ha pubblicato un libro che si intitola: “La mia più grande paura”. Nel testo, uno degli argomenti più trattati è l’alcolismo: “Tornavo a casa e trovavo un motivo per bere. Perché c’erano i miei amici, o perché non volevo stare in silenzio, pensare a stron****, o dormire. Mi sdraiavo in un angolo senza nemmeno riuscire a sognare. Molte persone usano il calcio come valvola di sfogo, io avevo bisogno di una via di fuga dal calcio”.

Moratti e il tentativo di aiutare Adriano

Adriano ha raccontato del tentativo di aiutarlo da parte dell’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti: “Mi hanno detto: ‘Adri, prima di tutto vogliamo dirti una cosa. Non c’è nulla di cui vergognarti per ciò che ti sta accadendo. È successo e succede a tanti. Voglio darti un suggerimento. Vorremmo mandarti in un posto molto speciale’. Ho guardato mia madre. I suoi occhi si spalancarono. Mi ha preso la mano in quel momento: ‘Il dottor Combi ti spiegherà i dettagli affinché tu capisca. Ti spiegherà di questo posto in Svizzera, è una clinica’. In quel momento non capii quella conversazione”.

Adriano e la proposta del ricovero in una clinica in Svizzera

Ad Adriano era stato consigliato il ricovero: “Hanno detto che avrei dovuto trascorrere del tempo in una clinica di riabilitazione in Svizzera. Ero depresso, non capivo di cosa stessero parlando. Che diavolo era quell’idea di volermi fare andare lì? ‘Non sono pazzo, presidente, con tutto il rispetto. Perché stai cercando di mandarmi in un ospedale psichiatrico?’, dissi. Ho iniziato a innervosirmi durante la riunione. Quell’idea era assurda. Hai mai visto questo? Un giocatore ricoverato in clinica riabilitativa? Porca put****”.

 

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