Carlo Ancelotti allenerà il Brasile. Non subito, ma solo al termine del contratto che lo lega al Real Madrid fino al 30 giugno 2024. La notizia del giorno è rimbalzata prepotente fin dalle prime ore della mattina, confermata dal presidente della CBF, la Confederazione calcistica brasiliana, Ednaldo Rodrigues e rilanciata, in prima battuta, dalla Cnn Brasil. Ancelotti sostituirà Fernando Diniz, che ha assunto il comando delle operazioni dopo l’addio di Tite reduce da un deludente mondiale in Qatar. Sarà lui a traghettare il Brasile nelle gare di qualificazione ai Mondiali del 2026 (6 in tutto). L’allenatore italiano farà in tempo a guidare il Brasile nella prossima Copa America, in programma nell’estate del 2024 in USA.
Ancelotti farà storia: mai negli ultimi 58 anni, il Brasile è stato allenato da un tecnico non brasiliano. L’ultimo nel 1965, quando sulla panchina della Selecao sedeva l’argentino Nunez (la sua esperienza durò una sola partita). Da qualche anno Ancelotti maturava l’idea di guidare una nazionale. Si era fatto il suo nome per la sostituzione di Roberto Mancini e prima ancora di Gian Piero Ventura, ma non se ne fece nulla considerato l’elevato ingaggio percepito dal tecnico emiliano. Il Brasile lo corteggiava già dallo scorso dicembre, dalle dimissioni di Tite, uscito ai quarti di finale del Mondiale contro la Croazia. Evidentemente il pressing della federazione verdeoro ha scalfito le iniziali resistenze di Ancelotti, che sostituirà Diniz dal 2024.