Il mondo del calcio dice grazie e rende omaggio a Claudio Ranieri, che ieri ha annunciato il suo addio, dopo aver condotto il Cagliari alla salvezza in Serie A, insperata a inizio stagione considerato il difficile inizio. Il tecnico romano ha deciso di salutare con un video, con la solita eleganza che ha contraddistinto la sua lunga carriera. Ha mantenuto la promessa fatta lo scorso agosto, quando dichiarò che il Cagliari sarebbe stata la sua ultima squadra allenata. Mancava, però, la data del ritiro, ufficializzato ieri.
Ranieri lascia nonostante un altro anno di contratto, ma le sue dichiarazioni, subito dopo la vittoria contro il Sassuolo, avevano fatto subito pensare a un passo indietro: “Lasciatemi riposare, poi vedremo”. Sono bastati due giorni al tecnico romano per decidere di mollare, ora, dopo un trionfo, l’ennesimo della sua carriera, che vanta pure la conquista di una Premier League con il Leicester.
“Ho iniziato il mio percorso qui nel 1988. Ma dopo una promozione quasi inaspettata e la salvezza ho deciso che la cosa giusta è lasciare adesso, a malincuore perché è una decisione dura”, ha esordito così Claudio Ranieri nel video pubblicato sui canali social del Cagliari.
“Sapete quanto avessi paura nel tornare e rischiare di macchiare i tre anni che mi avevano riempito il cuore – ha proseguito -. Non volevo venire, in parecchi insistevano e quando mi capitò di leggere le parole di Gigi Riva decisi di tornare, anche rischiando. Adesso però è giunto il momento di lasciarci: mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai sardi. Senza di loro non ce l’avremmo fatta, il pubblico ha creduto alle mie parole e siamo riusciti a tenere la barca dritta. Di questo ne sono eternamente grato: mi avete fatto vivere un anno e mezzo meraviglioso, sono orgoglioso di voi. Grazie di cuore, giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”.
Tanti i ringraziamenti e gli omaggi provenienti del mondo del calcio: dalla Roma, che Ranieri ha guidato in due occasioni sfiorando lo scudetto nel 2010, al Napoli, passando per il Palermo e il Valencia e per tutte le altre squadre allenate in carriera.