Se non è un colpo di scena, poco ci manca. Sandro Tonali ha smentito Nicolò Fagioli, spiegando al Procuratore Federale che lo ha interrogato, di non avere debiti e di non aver mai coinvolto altri colleghi nel giro delle scommesse. Ha, inoltre, ammesso di aver puntato somme di denaro su siti illegali, anche sul Milan: un’assunzione di colpevolezza che viola l’articolo 24 del codice di giustizia sportiva e che comporterà una condanna più pesante rispetto ai 12 mesi (7 effettivi) irrogati a Fagioli. Si parla di 12 mesi di stop più 5 mesi di prescrizioni alternative.
E poco cambia se Tonali abbia puntato sul Milan vincente. Il centrocampista ha patteggiato, ora aspetta fiducioso la condanna sportiva che dovrebbe arrivare prima di mercoledì sera, quando il Newcastle affronterà il Borussia Dortmund in Champions League. Si attende, dunque, il via libera del Procuratore generale dello sport presso il Coni, da comunicare al procuratore federale Chiné, che a sua volta dovrà informare l’Uefa, per applicare la condanna pure in Inghilterra.
Intanto, il quarto calciatore segnalato da Fabrizio Corona come assiduo frequentatore di siti illegali di scommesse, Nicola Zalewski della Roma, una volta smentita la fonte dell’accusatore, ha annunciato di voler denunciare tutti coloro che hanno leso il suo nome, la sua immagine e la sua reputazione, come spiegato dai legali del calciatore italo-polacco.
Essendo circolato anche il nome di Stephan El Shaarawy, poi smentito, la Roma, con un comunicato stampa, ha annunciato che “in riferimento alle indiscrezioni diffuse negli ultimi giorni in merito a un presunto coinvolgimento di alcuni suoi tesserati nell’inchiesta relativa al calcio scommesse, l’AS Roma esprime pieno sostegno nei confronti di Nicola Zalewski e Stephan El Shaarawy, vittime di reiterate speculazioni che ne hanno ingiustamente leso l’immagine. Il Club ha totale fiducia in Nicola e in Stephan quando affermano di non avere nulla a che fare con questa vicenda”.