Fagioli, Tonali e ora Zaniolo, che a differenza degli altri due ha sempre smentito, e continua a farlo, qualsiasi coinvolgimento nel caso scommesse. Il calciatore dell’Aston Villa è stato ascoltato per tre ore dalla Procura di Torino. A Zaniolo è contestato l’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa. Ascoltato dalla pm Manuela Pedrotta, dopo un lungo interrogatorio, Zaniolo ha chiarito la sua posizione e non è emerso nessun indizio a suo carico, come spiegato dai legali difensori Gianluca Tognozzi e Antonio Conte.
Mentre Fagioli e Tonali hanno ammesso di aver scommesso su partite di calcio (Tonali anche sul Milan e per questo la sua condanna è superiore a quella del centrocampista della Juventus), Zaniolo respinge le accuse, negando qualsiasi coinvolgimento nel caso.
L’ex Roma ha sempre dichiarato di aver giocato a poker e blackjack e questo non inficerebbe affatto sul piano giudiziario, anche se le piattaforme di gioco utilizzate sarebbero risultate illegali. Non ci sarebbe comunque stata violazione dell’articolo 24.
Intanto la Fifa ha accolto la richiesta presentata dalla FIGC in merito ai 10 mesi di squalifica comminati a Sandro Tonali. La squalifica è già in vigore, come dichiarato da un portavoce della Fifa. La sanzione ha effetto mondiale, dunque Tonali non potrà disputare le gare col suo Newcastle e nemmeno scendere in campo con l’Italia. Stagione finita per lui e niente Europei, se gli azzurri dovessero qualificarsi per la fase finale a giugno 2024.