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Caso Acerbi-Juan Jesus, nessuna squalifica per l’interista

Acerbi è innocente, non ha proferito alcun insulto razzista nei confronti di Juan Jesus. O meglio: non ci sono prove concrete che lo testimoniano, ergo non si può squalificare un calciatore sulla base della “denuncia” formulata dal difensore del Napoli, che ora medita di adire per vie legali.
Si è conclusa con un nulla di fatto la vicenda che per giorni ha visto protagonisti Acerbi e Juan Jesus dopo Inter-Napoli di due domeniche fa. Tutto è nato dalle accuse mosse dal difensore brasiliano nei confronti del pari ruolo avversario, che durante la gara si sarebbe lasciato scappare un insulto di stampo razzista, rinnegato nel post-partita.
La giustizia sportiva ha scelto di non punire, ma la giustizia ordinaria potrebbe accogliere la denuncia penale che Juan Jesus vorrebbe presentare per far valere i suoi diritti. E così, mentre Acerbi tira un sospiro di sollievo e punta dritto verso la vittoria del campionato con l’Inter e poi a Euro2024 con l’Italia di Spalletti, a Napoli, il brasiliano di Belo Horizonte, con un passato in nerazzurro, si è dapprima sfogato sui social cambiando foto di copertina, scegliendo un braccio nero con un pugno chiuso e poi con compagni e società.
Anche il Napoli ha pubblicato un comunicato duro nei confronti degli organi giudicanti e della Lega. Intanto potrebbe assegnare la fascia di capitano a Juan Jesus già in occasione della gara interna contro l’Atalanta, che il Napoli dovrebbe affrontare con una maglia con la scritta “Io sto con JJ”.
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