Tutto troppo facile per questa Inter, che domina in campionato e va forte pure in Champions League: qualificazione ottenuta con due turni di anticipo, che vale anche come pass per la prima edizione allargata del Mondiale per Club che si terrà nel 2025.
A Salisburgo i nerazzurri hanno vinto di misura, grazie al solito Lautaro Martinez, sempre più capitano e simbolo dell’Inter di Simone Inzaghi, che sembra aver definitivamente plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. L’argentino ha segnato il settimo rigore su 7 calciati (14° gol in 15 partite disputate quest’anno), implacabile dal dischetto, ma pure leader in campo.
La qualificazione agli ottavi con due giornate di anticipo consentirà ai nerazzurri di giocare le ultime due gare della fase a gironi contro Benfica e Real Sociedad senza particolari affanni, con l’obiettivo di strappare agli spagnoli il primo posto in classifica, nello scontro diretto del Meazza, in programma il 12 dicembre. Prima, però, i nerazzurri dovranno vedersela con il fanalino di coda Benfica, nella trasferta di Lisbona del 29 novembre, subito dopo lo scontro diretto contro la Juventus in campionato (26 novembre).
Inzaghi ha ricevuto risposte significative dalle seconde linee. Il turnover operato dal tecnico piacentino non ha scombussolato gioco e piani dell’Inter. In difesa è piaciuto Bisseck, nella ripresa è entrato pure Asllani al posto di un poco ispirato Calhanoglu. Poi ci ha pensato Lautaro, risparmiato per buona parte dell’incontro e match winner: con questa vittoria l’Inter stacca il pass per gli ottavi, mette in tasca 20 milioni di euro e pensa al futuro con rinnovato entusiasmo.