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Champions League, il Milan butta via tre quarti di qualificazione agli ottavi

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Il Milan ha buttato via tre quarti di qualificazione agli ottavi di Champions League (e pure una buona fetta di permanenza in Europa) perdendo in casa contro il Borussia Dortmund, sbagliando un rigore in avvio (errore di Giroud), subendone uno dopo un paio di minuti (trasformato da Rues) e sciogliendosi nella ripresa sotto ai colpi di Bynoe-Gittens (che si è procurato il penalty, sul fallo di Calabria) e Adeyemi. Inutile il momentaneo pareggio di Chukwueze (pure un rigore causato), di gran lunga il migliore in campo tra le fila rossonere.
La qualificazione è appesa a un filo e passa da due risultati: la vittoria del Milan in casa del Newcastle e la sconfitta del Psg sul campo di un Borussia Dortmund già qualificato. Non c’è altra scelta, perché anche in caso di successo milanista, con un pareggio tra francesi e tedeschi, a passare il turno sarebbe il Psg, per la migliore differenza reti negli scontri diretti.
Un destino praticamente quasi segnato per i rossoneri e per Stefano Pioli, che senza Europa rischia seriamente di vedere terminata la sua esperienza sulla panchina del Milan. A giugno si cambia, ma non è da escludere un avvicendamento in anticipo.
Il tecnico ha incassato il colpo, deluso da Giroud, che avrebbe potuto far incanalare la partita sui binari giusti, se avesse segnato il rigore dopo 6’ di gioco e da Maignan, che è sembrato piuttosto svagato su due delle reti del Borussia (soprattutto sulla terza, quando non è riuscito a respingere il tiro centrale di Adeyemi). Inoltre, c’è da fare i conti con l’ennesimo infortunio (il 25esimo da inizio stagione, il 20esimo per motivi muscolari), quello occorso a Thiaw, che tornerà soltanto a inizio 2024.
Una brutta botta per Pioli, costretto a rinunciare pure a Leao, Okafor e Loftus Cheek, tutti spettatori infreddoliti al Meazza, ieri sera. Con la vetta in campionato già distante e un cammino in Champions League ormai segnato, anche il mercato di gennaio ne risentirebbe: nessun nuovo investimento, ma solo piccoli interventi per salvaguardare almeno la qualificazione alla prossima Champions League.
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