Può essere la partita della svolta o soltanto una parentesi felice. Solo il tempo dirà se le ferite del Milan sono guarite oppure no. Se la vittoria, speciale e importantissima contro il PSG, possa ridare entusiasmo a una squadra che s’era afflosciata troppo presto, colpita a ripetizione dalla Juventus, dallo stesso PSG e dall’Udinese.
Nella serata probabilmente decisiva in ottica qualificazione agli ottavi di Champions League, il Milan è risorto nel segno di Rafa Leao e Giroud, autori dei due gol che hanno ribaltato l’iniziale vantaggio transalpino (dell’ex Inter, Milan Skriniar) e di Loftus-Cheek, dominante a centrocampo.
Pioli si è affidato sulle ripartenze, lasciando al PSG il pallino del gioco: non è un caso il possesso palla a favore dei francesi, con un laconico 70-30%. L’allenatore è tornato al 4-2-3-1, dando modo a Leao di sprigionare tutta la sua potenza: il portoghese ha stravinto il duello personale con Mbappè, prendendosi la rivincita ai danni del francese, dopo la pessima prova al Parco dei Principi.
Bene pure Giroud, che ha avviato l’azione del gol di Leao e siglato il definitivo 2-1. Positive pure le prestazioni di Reijnders, oltre che del già citato Loftus-Cheek, sciabola e fioretto nel centrocampo rossonero. Con questa vittoria il Milan è balzato al terzo posto, mettendosi dietro il Newcastle, che attende i rossoneri sul suo campo. In attesa della fumata bianca per il ritorno di Ibrahimovic, in veste di dirigente, il Milan ha ritrovato il sorriso.