Era soltanto la gara di un quarto di finale, ma Real Madrid-Manchester City è destinata a essere ricordata fino alla fine dei tempi. Si sprecano i complimenti per le due squadre, che ieri sera al Santiago Bernabeu hanno dato spettacolo. La partita del secolo, l’hanno definita in tanti. E potrebbe essere davvero così.
Sei reti, tre per parte, giocate deliziose, sorpassi e controsorpassi a ripetizione. Il Manchester City al 2’ era già avanti: la punizione di Bernardo ha sorpreso Lunin mandando avanti la squadra di Guardiola. Il Real di Ancelotti non è rimasto a guardare al 13’ era addirittura in vantaggio.
La conclusione di Camavinga deviata da Ruben Dias è valsa il pareggio ai blancos, che hanno sorpassato i rivali con una ripartenza devastante di Rodrygo, lanciato a rete da Vinicius e conclusa magistralmente dal brasiliano.
Il City ha risposto con il suo palleggio a tutto campo; il Real ha chiuso tutti gli spazi e si è affidato al contropiede, ma nel momento in cui ha abbassato la guardia ha subito un uno-due micidiale targato Foden e Gvardiol. Due conclusioni dalla distanza (sinistro violento all’incrocio dei pali per il centrocampista inglese; destro a giro sul secondo palo per il difensore), imparabili e pesanti, che hanno consentito al City di tornare avanti.
Partita finita? Neanche per sogno, perché il Real si è prontamente rialzato tornando in partita con un destro al volo di Valverde, per il sesto straordinario gol di una partita indimenticabile.