Il clima è incandescente in casa Lazio. Mentre Igor Tudor sta per insediarsi sulla panchina lasciata a Martusciello dopo l’addio di Sarri (il croato ha scelto il connazionale Ivan Javorcic quale suo vice), scoppia il caso Immobile. L’attaccante è stato nuovamente bersagliato dai tifosi della Lazio, proseguendo quel rapporto di amore e odio che ha contraddistinto gli ultimi anni nella capitale. Il ko contro l’Udinese in campionato, che ha fatto seguito all’eliminazione dalla Champions League per mano del Bayern Monaco, ha provocato l’ira funesta di qualche esagitato, che ha pensato bene di prendersela con Immobile, mentre accompagnava a scuola il figlio Mattia, di soli 4 anni.
L’episodio è accaduto mercoledì mattina. Un gruppetto di persone gli si è avvicinato e ha cominciato a inveirgli contro, arrivando pure al contatto fisico. Il giorno dopo, Immobile è stato nuovamente vittima di insulti e offese mentre passeggiava con la moglie, che si è sfogata puntando il dito contro “alcuni mezzi stampa e giornalisti” e i loro profili social, che “hanno diffuso parole d’odio” nei confronti del marito, “riportando ricostruzioni non inerenti alla realtà”, si legge nel comunicato che annuncia l’intenzione di adire alle vie legali in tutela della propria immagine e di quella della propria famiglia.
Immobile, secondo alcuni tifosi, sarebbe uno dei calciatori che avrebbero tradito Sarri, al punto tale da costringerlo a dare le dimissioni. Un tradimento di cui ha parlato anche il presidente Lotito in una recente intervista al TG1. Immobile, sui social, ha rispedito al mittente le accuse, ottenendo anche la solidarietà dell’Associazione Italiana Calciatori: “Se la sconfitta e la vittoria sono la “normalità” nella cultura dello sport, ciò che non dobbiamo abituarci a considerare “normale”, invece, è l’aggressione ai danni di un calciatore. Tollerare questi comportamenti significa perdere di vista i valori del nostro sport”, ha riferito l’Aic.