Calcio

Emorragia cerebrale, Van der Sar in terapia intensiva

Il mondo del calcio è col fiato sospeso e prega per la vita di Edwin van der Sar, ex portiere della Juventus, dell’Ajax e della nazionale olandese, colpito ieri da una emorragia cerebrale. Il tam tam di indiscrezioni, poi trasformatesi in drammatiche verità, è iniziato nella tarda serata di ieri. A confermare la notizia è stato l’Ajax, di cui Van der Sar è direttore generale da 7 anni: “Nella giornata di venerdì, Edwin van der Sar è stato vittima di un’emorragia cerebrale. Attualmente è ricoverato in ospedale nel reparto di terapia intensiva ed è in condizioni stabili. Tutti all’Ajax augurano a Edwin una pronta guarigione. Ti stiamo pensando”, si legge nel comunicato emesso dai lancieri.

Al momento del malore, Van der Sar si trovava in Croazia, in vacanza. All’improvviso si è sentito male ed è stato prontamente soccorso e trasportato in un ospedale locale per le prime cure. Considerata la gravità del malore, l’ex portiere è stato trasferito in terapia intensiva e sedato. Appena la notizia ha iniziato a circolare sui social, non sono mancate le dimostrazioni d’affetto nei confronti di Van der Sar, tra cui quella della Juventus, che su Twitter ha postato la nota dell’Ajax e un incitamento al suo ex tesserato (Forza Edwin, con due cuori, uno bianco e uno nero), e quella del Manchester United, altra formazione in cui Van der Sar ha militato.

Nato a Voorhout, in Olanda, nel 1970, Van der Sar è cresciuto nelle giovanili del Noordwijk, passando poi all’Ajax dove ha militato dal 1990 al 1999, prima del trasferimento alla Juventus. Tre stagioni in bianconero, avare di vittorie (solo una Coppa Intertoto nel 1999) e poi la cessione al Fulham per fare posto a Buffon. In Inghilterra, Van der Sar ha militato per 10 anni, 4 con il Fulham e altri 6 con il Manchester United, chiudendo la carriera nel 2016 con il Noordwijk, dove tutto era iniziato. Dal 1995 al 2008 ha indossato la maglia orange dell’Olanda, collezionando 130 presenze (secondo miglior calciatore per numero di presenze). Ha due figli, Jon, che gioca nell’RKC (fa il portiere, come il papà) e Lynn.

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