Inizia l’era Luciano Spalletti in nazionale. Il tecnico toscano, campione d’Italia in carica, si avvia verso l’esordio sulla panchina azzurra, contro quella Macedonia del Nord che, ironia del destino, cacciò via l’Italia dai mondiali e minò la conferma da commissario tecnico di Roberto Mancini. Un match che segnerà pure l’esordio di Gianluigi Buffon nel ruolo di capo-delegazione che fu del compianto Gianluca Vialli.
Spalletti ripartirà dal 4-3-3 che ha fatto grande il Napoli trascinandolo alla conquista dello scudetto. Ma come è stato per Mancini, anche per Spalletti il nodo da risolvere riguarda la punta centrale. La fiducia in Immobile è rimasta immutata: l’attaccante della Lazio, nonostante una condizione atletica non straordinaria, parte favorito per completare il reparto avanzato, con Retegui, già a segno con la maglia del Genoa tra campionato e Coppa Italia, a insidiarlo. Più defilato Raspadori, che potrebbe essere un’arma tattica importante nella ripresa.
Praticamente certi i due uomini che agiranno ai lati della punta centrale, vale a dire Politano e Chiesa, questi in ottima forma nelle prime tre gare di campionato. Partono dietro nelle gerarchie sia Zaccagni, che Gnonto.
Negli altri reparti non ci sono grossi dubbi. Donnarumma è il portiere titolare, Bastoni è sicuro di una maglia in difesa, rimane da capire in coppia con chi, se con il laziale Casale, con Mancini o con Romagnoli. Meno probabile un tandem con Scalvini. A sinistra Dimarco potrebbe spuntarla a sorpresa su Spinazzola, a destra non si tocca Di Lorenzo.
In mediana si punterà sulla corsa e sui muscoli di Barella e Tonali e su Locatelli in cabina di regia, con Frattesi prima soluzione dalla panchina.