Missione compiuta: l’Italia si è qualificata a Euro2024, ma quanta paura per gli azzurri per quel dubbio contatto in area tra Cristante e Mudryk, che ha fatto rivivere i fantasmi delle eliminazioni contro Svezia (2017) e Macedonia del Nord (2022).
Bastava un pareggio all’Italia per staccare il pass per la fase finale degli Europei del 2024, e pareggio è stato. Uno 0-0 sofferto, arrivato al termine di una partita bruttina, bloccata, ma interpretata discretamente bene dagli uomini di Spalletti. Il ct azzurro dà fiducia a Buongiorno al centro della difesa e in attacco si affida al tridente formato da Chiesa, Raspadori e Zaniolo. Ma è Donnarumma a esaltarsi, ribattendo i primi due tentativi ucraini e soprattutto sul destro di Sudakov.
La reazione dell’Italia è affidata a Barella, sul quale si oppone Trubin, fortunato ma altrettanto bravo a ipnotizzare Frattesi al 29’, nell’occasione più nitida costruita dagli azzurri, ma sprecata dal centrocampista davanti al portiere avversario.
Nella ripresa Spalletti cambia: fuori Raspadori, dentro Scamacca. E l’Italia avanza subito alla ricerca del gol della sicurezza. Ma l’1-0 a sfiorarlo è l’Ucraina, che al 20’ spreca con Mudryk, fortunato nel ritrovarsi tra i piedi un pallone rimbalzato davanti a Donnarumma, che poi si esalta annullando il tiro a botta sicura del gioiello ucraino.
Nel finale è sofferenza azzurra, fino all’episodio contestato dagli ucraini: al 93’, Mudryk cade in area, forse sgambettato da Cristante. Il contatto sembra evidente, ma sia l’arbitro Gil Manzano che gli assistenti al Var lasciano proseguire, per le proteste dell’Ucraina. Finisce così, con un brivido lungo la schiena e soli 14 punti in classifica per l’Italia, che ora attende i sorteggi del 2 dicembre, dalla quarta fascia.