Che beffa per la Roma, che per 83’ tiene sotto scacco il Leverkusen, annulla le due reti di svantaggio maturate all’andata, prima di farsi beffare dai tedeschi, che approfittano di un autogol di Mancini e del 2-2 nel finale, per portarsi a casa la qualificazione per l’ultimo atto di Europa League: il 22 maggio affronteranno l’Atalanta a Dublino.
Applausi, comunque, per un’ottima Roma, che se l’è giocata a viso aperto, gettando il cuore oltre l’ostacolo, per annullare lo 0-2 incassato all’Olimpico. I giallorossi partono subito bene, si rendono pericolosi con Lukaku, ma poi soffrono il gioco dei tedeschi: Svilar si oppone a Frimpong e sulla punizione di Hlozek. Prima dell’intervallo il primo episodio importante del match: Tah trattiene Azmoun in area e dal dischetto Paredes spiazza Kovar.
Nella ripresa, la Roma sente di poter fare l’impresa, Azmoun ed El Shaarawy provano a raddoppiare, ma ci riesce Paredes al 18’, ancora su rigore per un fallo di mano commesso da Hlozek. L’argentino è glaciale dagli undici metri. Ma sul 2-0 la Roma accusa la stanchezza, De Rossi non rinuncia al secondo attaccante e manda in campo Abraham per Pellegrini, poco prima del gol che manda il Leverkusen in finale.
Al 37’, Svilar esce male su un corner, il pallone sbatte addosso a Mancini e finisce in rete. La Roma non ne ha più e nei sette minuti di recupero il Leverkusen evita pure la sconfitta, con Stanisic, conservando l’imbattibilità stagionale che dura da 49 partite.