Quattro su quattro per le italiane in Europa League e Conference League. Dopo la mattanza in Champions, con tre eliminazioni su tre, l’Italia torna a respirare: ai quarti di finale di Europa League accedono Milan, Roma e Atalanta; ai quarti di Conference vola la Fiorentina.
Il Milan ne segna altri tre allo Slavia Praga dopo il 4-2 rifilato ai cechi nella gara di andata al Meazza. Nuovamente in inferiorità numerica (rosso a Holes al 20’), lo Slavia cede di schianto ai rossoneri, avanti 3-0 all’intervallo: a segno Pulisic al 34’, il solito Loftus-Cheek, sempre più mattatore in coppa, due minuti dopo e Leao, con una parabola perfetta, in pieno recupero. Per i cechi solo il gol della bandiera siglato da Jurasek a cinque minuti dalla fine. Una serata perfetta per il Milan, segnata però dall’infortunio a Maignan, uscito a metà primo tempo per noie muscolari.
Vola ai quarti anche la Roma, che in casa del Brighton di Roberto De Zerbi ha difeso il prezioso 4-0 conquistato all’Olimpico, perdendo 1-0 (gol di Welbeck nel primo tempo) e vedendosi annullare un bel gol di Azmoun (in rovesciata) per un assurdo gioco pericoloso. Missione compiuta, con più sofferenza, per l’Atalanta: dopo l’1-1 ottenuto in Portogallo, gli orobici chiudono il primo tempo sotto di un gol contro lo Sporting Lisbona (Pedro Goncalves al 33’), ma nella ripresa ribaltano il risultato segnando le due reti che valgono la qualificazione. Prima Lookmann da pochi passi, poi intorno al quarto d’ora, il guizzo di Scamacca, che di piatto batte Israel.
Fa festa anche la Fiorentina, a cui basta l’1-1 al Franchi contro il Maccabi Haifa (battuto 4-3 all’andata). A segno nuovamente Barak, autore del gol vittoria in Israele (colpo di testa su assist di Faraoni), e pareggio degli ospiti con Khalaili all’88’. Tra le fila viola si è rivisto Dodo, assente da sei mesi per un grave infortunio a un ginocchio.