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Fagioli, è l’ora del riscatto, cominciata la riabilitazione

Fagioli

Il percorso per uscire dall’incubo della ludopatia sarà lungo e tortuoso, sicuramente delicato per Nicolò Fagioli, promettente centrocampista della Juventus, sul quale è caduto il mondo addosso dopo le indagini della Procura che hanno portato alla squalifica per 12 mesi, di cui 5 di percorso riabilitativo per superare la dipendenza dal gioco.

Il calciatore ha sostenuto il primo incontro presso l’ordine degli psicologi di Torino, così come previsto dal provvedimento adottato dalla Figc. Accompagnato dal suo entourage e da alcuni tesserati della Juventus, Fagioli è stato impegnato in un colloquio durato quasi due ore, al termine del quale, ai microfoni dei giornalisti presenti all’esterno, ha rivelato: “Sto bene, il primo incontro è stato molto positivo. Il campo mi manca, ma sono contento di come sta proseguendo il campionato e delle prestazioni dei miei compagni”.

Nel corso degli incontri, Fagioli sarà chiamato a essere un esempio per chi vive la stessa problematica: “Racconto la mia esperienza affinché gli altri non la vivano. Dovrò parlare con la Figc, ma credo che la maggior parte di questi incontri si svolgeranno in Piemonte”.

Il centrocampista dovrà seguire questo piano terapeutico per almeno 6 mesi, oltre a un ciclo di 10 incontri pubblici nei prossimi 5 mesi, presso alcune associazioni sportive dilettantistiche, centri per il recupero dalla dipendenza del gioco d’azzardo e centri federali territoriali.

Tutto questo mentre continuerà ad allenarsi in attesa di smaltire la lunga squalifica rimediata. Fagioli scalpita per tornare a essere il ragazzo di prima e tornare in campo per dare una mano alla sua Juventus.

Credits: Profilo Instagram Nicolò Fagioli

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