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Frosinone in A, i protagonisti della cavalcata

A quattro anni di distanza dall’ultimo campionato in massima serie, il Frosinone riabbraccia la Serie A con tre giornate di anticipo sulla tabella di marcia. Un trionfo meritato per gli uomini di Fabio Grosso, l’eroe del Mondiale 2006, alla sua prima promozione da allenatore. Frosinone si gode il meritato traguardo, raggiunto con un cammino quasi perfetto, tenendo dietro corazzate del calibro di Genoa (la prossima a festeggiare?), Parma e Cagliari, con un gruppo formato da molti giovani e poggiato su calciatori di esperienza, come il capitano Lucioni, ormai esperto conoscitore delle promozioni in Serie A: Frosinone, dopo Benevento e Lecce. I tifosi giallazzurri, già nel pomeriggio di ieri, dopo l’1-1 del Bari contro il Cittadella, aveva assaporato il dolce gusto della Serie A.
Bastava una vittoria per blindare la promozione e la vittoria è arrivata puntuale: 3-1 alla Reggina di Filippo Inzaghi, compagno di squadra in azzurro di Fabio Grosso, pure lui campione del Mondo nel 2006. Successivamente la gioia si è riversata prima sul manto erboso dello “Stirpe”, quindi per le strade della città, con caroselli e festeggiamenti durati fino a tarda notte (senza danneggiamenti o incidenti). La festa per la promozione si scontra, però, con il lutto che ha colpito il presidente Maurizio Stirpe, assente ieri allo stadio intitolato alla memoria di suo padre, dopo la scomparsa del fratello Curzio, avvenuta in settimana in seguito a un malore improvviso.
Oltre che di Grosso e dei suoi uomini, la promozione in A del Frosinone è frutto dell’ottimo lavoro svolto dal ds Angelozzi, che ha messo a disposizione del tecnico una rosa di tutto rispetto, nella quale spiccano il portiere 2001 Turati e l’attaccante Mulattieri, classe 2000, in prestito dall’Inter. L’attacco si è poggiato anche sulle reti di Luca Moro (2001) e Borrelli (2000, autore del primo gol alla Reggina), ma anche sulle giocate di Roberto Insigne, prelevato a gennaio dal Benevento. In difesa, il leader è stato Lucioni, il più anziano di tutti (35 anni), senza dimenticare Sampirisi (reduce dal salto in A con il Monza, assieme al centrocampista Mazzitelli), Frabotta (che la A l’aveva raggiunta già con il Lecce) e a Ravanelli (pure lui reduce dalla promozione, con la Cremonese).
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