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I protagonisti del 2022: Victor Osimhen

Il mio gol più bello sarà quello che ci farà vincere lo scudetto”. Victor Osimhen ha sentenziato così in una recente intervista, spiegando in poche parole la sua filosofia. I suoi muscoli sono al completo servizio della squadra. Il suo 2022 avrebbe dovuto avere, come prologo, l’avventura in Coppa d’Africa e invece, dopo lo scontro con Milan Skriniar, il nigeriano ha rimediato una serie di fratture al volto che ancora oggi lo costringono a portare la maschera. Ma soprattutto lo hanno costretto a rinunciare al torneo con la sua nazionale. Così, nell’anno del Mondiale (al quale le Aquile verdi non si sono qualificate), si è dedicato anima e corpo al Napoli con risultati eccellenti: 19 gol nell’anno solare, capocannoniere attuale con 9 reti.

I numeri rivelano poco sul lavoro che Osimhen fa per la squadra: il fatto che in campionato stia segnando con una media di una rete ogni 101 minuti è sicuramente determinante, ma se Spalletti non rinuncia mai a lui è anche per altre ragioni. Due su tutte: la capacità di essere il primo difensore, con il pressing sul portatore di palla avversario, e la sua fisicità, utile in attacco, per far salire la squadra, e in difesa, sui calci piazzati. È il motivo per cui, dopo il rientro dall’infortunio, malgrado il rendimento straordinario delle sue riserve Raspadori e Simeone, l’allenatore non ha aspettato granché per ridargli un posto da titolare. E ha avuto ragione.

Un problema al bicipite femorale ha costretto Osimhen a saltare sei partite, 4 di campionato e 2 in Champions, nella nuova stagione: al rientro, contro l’Ajax, ha segnato il definitivo 4-2, la domenica successiva è subentrato e ha risolto la sfida con il Bologna. Morale della favola? Osimhen c’è sempre. Nelle ultime sei giornate di Serie A è stato semplicemente formidabile, saltando l’appuntamento con il gol soltanto con l’Empoli ma procurandosi il rigore dell’1-0 trasformato da Lozano.

Se dobbiamo scegliere un gol che possa essere l’emblema del favoloso inizio di stagione di Osimhen, propendiamo per quello alla Roma: per la bellezza, per il coefficiente di difficoltà, visto che di fronte aveva un osso duro come Smalling, e per l’importanza, perché ha deciso uno scontro diretto dando al Napoli ulteriore fiducia. Quella rete è la sintesi perfetta di Osimhen: un combattente generoso, che non si risparmia mai, e che fiuta la porta. Una scommessa? Nel 2023 sarà di nuovo tra i protagonisti.

 

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