Il Milan lancia un altro segnale alle contendenti allo scudetto: battendo la Roma, i rossoneri fanno 3 su 3 in campionato e volano in testa, in attesa delle risposte di Inter e Napoli. Tutto troppo facile per gli uomini di Pioli, padroni del centrocampo e subito avanti: al 9’, Rui Patricio sgambetta Loftus-Cheek e manda Giroud sul dischetto: il francese non sbaglia.
La Roma, senza Azmoun e Dybala e con Lukaku (festeggiato alla grande dai tifosi giallorossi) in panchina, sbanda e perde pure Aouar, sostituito da Pellegrini alla mezzora. Tomori e Thiaw sono insuperabili per Belotti ed El Shaarawy e Maignan non viene mai chiamato in causa. A centrocampo, Reijnders è una garanzia; in attacco è Pulisic il più pericoloso, ma la sua conclusione, su cross di Theo, è sventata da Rui Patricio.
A inizio ripresa il raddoppio rossonero: Calabria crossa dalla destra e Leao, con una sforbiciata da terra, beffa Celik e fa secco Rui Patricio. Intorno all’ora di gioco Tomori, già ammonito, becca il secondo giallo e il Milan rimane in 10. Pioli arretra il baricentro, ma la Roma inizia a sfruttare gli spazi a sua disposizione. Mourinho si gioca la carta Lukaku e il belga arriva subito al tiro disinnescato da Maignan. Nel finale arriva il gol di Spinazzola, con deviazione decisiva di Kalulu, ma il Milan resiste e in 10 uomini strappa tre punti d’oro per il primo posto in solitaria (il Verona, nel pomeriggio, era stato steso 3-1 dal Sassuolo).
Nel post-gara, Stefano Pioli, a cui la dirigenza ha regalato pure Jovic, ex Fiorentina, ai microfoni di Dazn ha dichiarato: “Il risultato è importante, così come anche la prestazione che dà continuità con quello che abbiamo fatto nelle prime due. Sono molto soddisfatto. Stavo cambiando Tomori perché l’unico modo di rimettere la Roma in partita era rimanere in 10. Ma abbiamo sofferto con personalità e siamo soddisfatti per quanto fatto in queste prime partite”. Bocche cucite in casa Roma (1 punto in 3 gare), con Mourinho inviperito per il calcio di rigore concesso al Milan.